Come vestirsi per i colloqui in Giappone? Dipende dal tipo di posto di lavoro a cui si ambisce. In questo articolo ti parlo dei colloqui sostenuti dai ragazzi e ragazze che si laureano.
Siamo agli inizi di marzo. Ci si prepara all’arrivo della primavera. I fiori di pesco riempiono gli alberi lungo il viale. Tutto molto romantico. Non sarà troppo?
Sono le cinque di pomeriggio. Me ne vado tranquilla a prendere la metro per tornare a casa. In realtà “tranquilla” e “metro” sono proprio due parole che a Tokyo cozzano alla grande. (leggi l’articolo sull’ora punta nella metro di Tokyo)
L’anno scolastico giapponese segna l’inizio dei colloqui per i laureandi
Sto per passare davanti ai cancelli della prestigiosa Waseda University. La strada è inverosimilmente vuota. Strano. La settimana passata si sono tenuti gli esami di ammissione. Tutti i giorni, proprio alle cinque in punto, uscivano tutti questi aspiranti studenti a creare file di qua e di là. Maledetti: smettetela co’ tutte ‘ste file.
Se ti stai chiedendo come mai gli esami di ammissione all’università si tengano a marzo, forse non sai che l’anno scolastico giapponese inizia ad aprile (e finisce, appunto, a marzo). D’estate esistono le benedette vacanze estive, ma da quanto ho potuto capire le riempiono con corsi liberi e scuse varie per andare comunque a scuola. Ah, anche di sabato e domenica, durante l’anno, vanno a scuola a svolgere queste materie libere. Chi li capisce è bravo. Ecco, non è il mio caso.
Insomma, i laureandi delle università giapponesi iniziano la ricerca del lavoro mesi prima della laurea.
Ma torniamo a me, che sono sulla via del ritorno a casa. Di colpo, boom… Una massa di gente, dai componenti alquanto simili, esce dalla suddetta Università. Ragazzi e ragazze tutti vestiti in maniera rispettivamente identica. Stessi colori. Ma che è? La delegazione giapponese? Sono iniziate le olimpiadi e non me ne sono accorta? Ah no, quello è fra due anni.

Gruppo bicolor che si reca alla stazione di Waseda
Mi sento un po’ smarrita. Quasi anche un po’ in colpa per essere vestita diversamente. Scusate. Ma pure le borse sono uguali? Si. Anche le borse. Ed anche gli uomini hanno la borsa.
Piombata nell’ upside down delle mille domande – un posto bruttissimo e dove è semplicissimo ritrovarsi quando vivi in Giappone – entro in metro. Molti sono lì. Li fisso. Mi fanno venire l’ansia. Ma si potrà mai sapere perché vi vestite tutti nello stesso modo?
Vestirsi per colloquio di lavoro, in Giappone ci sono delle regole
Il giorno dopo ritorno a scuola. All’uscita… stessa storia, stesso posto, stesso bar. Ri-eccola, la folla bicolor.
Un compagno di scuola mi racconta che la sua ragazza – giapponese – studiava alla Waseda e sta attualmente sostenendo dei colloqui di lavoro. Mi dice “ deve vestirsi ogni giorno nello stesso modo perché loro hanno un dress code”. Ahhhh. In quel momento penso due cose: “poverina, era una di loro” e “ ma fanno in tempo a lavarli se devono indossarli tutti i giorni?”. Sennò chissà che puzza, eh.
Ma torniamo al benedetto dress code, cioè come ti devi vestire per andare a sostenere un colloquio di lavoro.
Uomini: completo nero, camicia bianca, scarpe nere, trench nero e borsa nera. #andandoalfunerale
Donne: completo con gonna nero, camicia bianca, calze color carne, scarpe tipo ballerine nere con un po’ di tacco, trench beige e borsa nera. Ah, capelli possibilmente raccolti. Ho visto delle varianti, ma praticamente non cambia quasi nulla. #nonsonocomequellaaffianco #hoaddiritturaunnomesolomio
Ho chiesto ad una giapponese “cosa succede se ci si veste diversamente?” Dall’espressione sul suo volto ho visto lampeggiare la parola “disoccupazione”. Mi sono quindi data anche un’ovvia risposta. #lasciaperdeVerò
Ciao, vado a comprare il completo.

Anche la sedia assiste allo spettacolo, rispettando a sua volta il dress code! Incredibile #chaircode #hirethechair #hailtothechair