Hai mai visto la fioritura dei ciliegi in Giappone?
Il mio primo approccio con la fioritura dei ciliegi fuori dal Giappone
Anni fa mia zia mi portò ad un evento chiamato hanami. No, non eravamo in Giappone, bensì nella ridente metropoli marchigiana chiamata Pedaso.
L’evento mi era piaciuto. Era maggio. C’erano tutti questi ciliegi in fiore, anche se erano (e probabilmente ancora lo sono) molto piccini. C’erano delle bancarelle che vendevano dolci giapponesi, ed altre che avevano a che fare con gli origami. Ricordo che il posto era davvero bello: una collina che si affaccia sul mare. Fiko.
“Hanami” non vuol dire “fioritura dei ciliegi”
Non so se è trapelato dagli altri articoli che ho pubblicato, ma… a me del Giappone non è mai importato nulla. Sapevo che Sailor Moon era di quelle parti, e non avevo bisogno d’altro. Ed infatti, dopo quell’evento, nemmeno mi ero domandata cosa significasse “hanami”. Avevo assistito in maniera molto ebete e passiva, un po’ come quando ero bambina e a pranzo mi toccava vedere Beautiful perché a mia nonna piaceva. Non le ho mai chiesto il perché.
Ma tornando al topic di oggi… Cos’è l’Hanami?
La parola si compone di due Kanji: 花 “hana”, fiore, e 見 “mi” dal verbo “miru”, guardare. Guardare i fiori. Capito? Hai fatto mille hanami in vita tua e adesso lo sai. Mia madre fa l’hanami praticamente tutti i giorni dell’anno annaffiando i fiori di casa. Ma pensa te.
In cosa consiste “fare l’hanami”?
La traduzione è esatta, ma l’atto vero e proprio dell’hanami è quello di riunirsi con amici, parenti o colleghi e fare un pic-nic sotto gli alberi fioriti.
E fin qui niente di particolare, giusto? Giusto…se non fosse che, nella settimana che dura la fioritura completa, il Giappone diventa il paradiso in terra. O almeno questa è la conclusione a cui sono arrivata io. Non credo di essere capace di illustrarlo con parole, ma la sensazione di rilassatezza che infonde ‘sto benedetto hanami è unica. Non che i giapponesi siano persone che vanno di fretta, per carità… questo aspetto lo approfondirò in un altro topic.
La fioritura completa si chiama 満開,“mankai”. Proprio adesso, mentre sto scrivendo questo articolo così roseo, il mankai è in quasi tutti i parchi di Tokyo.
Addirittura Google Maps ha delle indicazioni specifiche per l’hanami: Cherry Blossom Spot. Google non perde mai un colpo. Io amo Google. Oppure, come direbbero i giapponesi, “GUUGURU”.

Google Maps, Cherry blossom spot in Tokyo
Ho letto da qualche parte “Hanami: quando Tokyo si tinge di rosa”. Mmm, direi che si tinge più di bianco. Sono miope o daltonica? O entrambe? Fra l’altro, con tutta l’ignoranza del mondo, ero convinta che fra qualche settimana a Tokyo avremmo mangiato kili e kili di ciliegie. Que va. Questi alberi non fanno il frutto. Cantava Sergio Endrigo (altra cosa che uno non si chiede mai nella vita è “chi canta la famosa canzone con cui le maestre ci stressavano da piccoli?”):
“Per fare l’albero ci vuole il seme
Per fare il seme ci vuole il frutto
Per fare il frutto ci vuole il fiore
Ci vuole un fiore, ci vuole un fiore”
Ecco, Sergio non era stato a Tokyo. Qui il fiore se ne sbatte di tutti gli altri.
Vedere la fioritura dei ciliegi in Giappone, a Tokyo
A Tokyo ci sono tantissimi punti famosi nei quali vedere la fioritura. Ti lascio alcune foto con il nome del posto.
Adesso vai, compra un biglietto aereo per fine marzo 2019 ( per il 2018 già è andata), un telo blu (nei vari combini li vendono tutto l’anno), un bento (o portati un panino con la porchetta, tu che puoi), tanta birra o liquore o acqua (dai, per cortesia) e vieni a fare l’hanami anche tu.
Dopo l’hanami ti prego di non morire: il mio era solo un riferimento alla famosa frase dedicata alla città di Napoli.
Le foto non rendono giustizia a quello che si vede ad occhio nudo. Fra l’altro le ho scattate con il telefono, quindi la risoluzione non è delle migliori. Prometto di comprare una macchina fotografica professionale non appena questo blog raggiunga un milione di visite (cosa che, secondo i miei calcoli, coinciderà più o meno con la mia vecchiaia) e avrò venduto anche io i vostri dati alla Cambridge Analytica.

Koishikawa Kōrakuen Garden

Yasukuni Shrine. Un parco piccolo, non adatto all’hanami ma davvero suggestivo.

Chidorigafuchi, il fossato che circonda Chiyoda

Meguro River Park, una passeggiata indimenticabile

Naka-Meguro, l’hanami notturno è stupendo però affollatissimo
Molto bello, complimenti Very.
Grazie padre. Vi faccio fare due risate ogni tanto, si?
Adoro le tue storie.. Quando mi arriva l’avviso non vedo l’ora!?
Grande Giuly!!!
Chi l’avrebbe mai detto che quando scrivi sei così simpatica! Ahahah scherzo, ovvio. Brava!
? grazie, ahahahah