I terremoti in Giappone fanno parte della quotidianità. I tifoni sono stagionali e prevedibili. Ma ci si abitua mai davvero a questi fenomeni, con aggiunta di vicini “peculiari”?
I tifoni in Giappone possono essere devastanti
Avrete seguito in questi giorni la vicenda del tifone Jebi, classificato come il più potente negli ultimi venticinque anni.
Tifone Jebi… quanta fretta, ma dove corri? Dove vai?
Questo dirompente uragano, è passato lontano da Tokyo, e ciò nonostante, il vento che ha mosso qui era impressionate. Roba da asciugarti i panni in dieci minuti.
In alcuni video su YouTube si vedono dei camion quasi volare, e vi assicuro che non avevano fatto rifornimento da API.
A Tokyo l’estate è rovente
Allo stesso modo, in Italia, sono arrivate le notizie degli estremi picchi di calore di quest’estate, una delle più roventi nella storia nipponica – io però ero al mio paesello a mangiare gelati mentre mi dondolavo sull’amaca sostenendo discorsi poco probabili con il mio cane.
E allora nasce spontaneo un quesito: nell’estate 2020, a Tokyo, si terranno le Olimpiadi o la sagra dell’Atleta Cotto?
Le alluvioni non risparmiano il Giappone
E poi c’è stata l’impressionante alluvione nella zona di Hiroshima a inizio luglio. Diciamo che sarebbe stato utile un intervento di Pupo, cantando “Su di noi nemmeno una nuvola”. Purtroppo era impegnato in un’altra missione.
I terremoti, un must del Giappone
A giugno un terremoto non troppo intenso – ma molto superficiale – ha interessato la zona di Osaka. Vabbè, i terremoti in Giappone sono è un classico, un po’ come la Macarena. E come dimenticare il terremoto del 2011, con conseguente tsunami e disastro nucleare di Fukushima? Chissà per quanti anni si dovranno pagare le conseguenze di questo incredibile evento. Ma che ce frega, chiudiamo gli occhi e magnamose er sushi, fresco fresco.
Le problematiche con la Corea del Nord
Mentre scrivo quest’articolo il rumore di una aereo fa riemergere in me una problematica ancora peggiore: i missili lanciati dalla Corea del Nord l’anno scorso. Nei giorni a seguire gli aerei militari della base statunitense – che si trova non troppo lontana da casa mia – si esercitavano sopra le nostre teste.
Ammetto che in quei giorni ci chiedevamo “Cosa dovremmo fare? Pensiamo a un piano di fuga?” oppure “Glielo diciamo a Elon Musk?”.
Anche se in Giappone non si crea mai un clima di allarmismo, a noi un po’ di ansia c’era affiorata. Kim Jong aveva sicuramente visto la pubblicità dei Buondì Motta e si era fatto venire delle strane voglie. E quella signora nel video… eravamo proprio noi.
Insomma, in questo Paese non manca nulla. Quali altri condizioni climatiche-ambientali-militari-geografiche restano fuori da quelle che riguardano quotidianamente il Giappone? Questo è veramente una Nazione unica al mondo. E per fortuna, aggiungerei.
Tutto ciò, come contribuisce a cambiare la tua percezione della quotidianità, quando sei un expat che vive qui?
Pensieri quotidiani che hai quando vivi in Giappone
- Vado a farmi la doccia. Ma devo spogliarmi. E se arriva un terremoto, devo scappare fuori di casa e non faccio in tempo a prendere l’asciugamano? #rischioso (e figuriamoci quando devi andare in bagno)
- Ma in Giappone, le operazioni laser per la miopia le faranno mai? E se arriva un terremoto? Non è che poi sono costretta ad affidarmi ad un fedele cane guida? #mitengogliocchiali
- (Quella volta che siamo andati in quell’isoletta chiamata Niijima, posizionata nell’oceano pacifico, vicino Tokyo) “Oh raga, ma se si verificasse uno tsunami proprio adesso, mi chiemo… ‘ndo caz ‘ndiamo?”
- Mettiamo il caso che Kim Jong ci attacchi… siamo fregati. Con la barca nel Pacifico non andiamo da nessuna parte, nel Mar del Giappone arriveremmo a Corea del Sud, e non mi sembra una strategia adeguata. L’unica via di salvezza sarebbero le Filippine. È arrivato anche per noi il momento di fare i colf.
- Ma le polizze di assicurazione sulla vita, in Giappone, le faranno mai?
- Scorta di acqua: fatta. Scorta di biscotti: fatta. Ma soprattutto… scorta di carta igienica: fatta
- Kit con acqua, barrette energetiche, coperte, Giappone
- Se l’Italia si trovasse al posto del Giappone, avremmo un unico sopravvissuto: Berlusconi. Tanto l’abbiamo capito tutti che è immortale.
? La doccia fattela lo stesso però he!
Senza dubbio ahahahah