Il 7 luglio in Giappone si celebra il Tanabata. La leggenda è antichissima, ma io voglio proporvi una mia interpretazione in chiave moderna.
I protagonisti del Tanabata
⭐️ Orihime era la principessa sarta, figlia dell’imperatore Tentei: a lei spettava il compito di cucire gli abiti oversize per gli dei, chiaramente ispirati allo stile di UNIQLO. Hikoboshi era invece addetto al controllo qualità delle pecore, prima che in Abruzzo le trasformassero in arrosticini.
La ricostruzione dei fatti
Tentei vide che sua figlia era triste (forse perché dopo un po’ uno si stanca di ispirarsi a UNIQLO? Dico io) e quindi le disse “disinstalla Tinder, conosco uno che fa al caso tuo”, e quindi le presentò Hikoboshi.
⚡️Fu un colpo di fulmine, più veloce del 5G. Insomma, i due vennero travolti dal frutto della passione (chissà quanto costa in Giappone, ma vabbè) e si dimenticarono di lavorare.
La domanda sorge spontanea: erano giapponesi?! No, infatti la leggenda è di origine cinese.
Le conseguenze
In sostanza le conseguenze furono GRAVISSIME: gli dei erano rimasti senza vestiti (e non avevano pensato che magari negli altri mille milioni di negozi di Tokyo avrebbero trovato gli stessi identici panni) e le pecore destinate all’arrosticino avevano ripreso a popolare le città, praticamente la stessa cosa che è successa con il lockdown dovuto al Corona.
? Per punizione, Tentei decise quindi di separare per sempre i due amanti interponendo il fiume della Via Lattea, lasciando loro il permesso di attraversarlo per vedersi una volta all’anno, che è proprio il 7 luglio (ed è andata pure bene, perché se fosse stato settembre magari beccavano pure il tifone).
Conclusioni del tanabata
Tentei però era ignaro del fatto che sua figlia fosse intollerante ai latticini, motivo per cui lei ha contattato un avvocato e vinto la causa contro di lui per la Via Lattea posta come barriera.
Adesso Orihime e Hikoboshi vivono insieme sulla Salaria. ⭐️
SCUSATE.